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Pensiero dell'anno

Mamma!
Nella vita a volte è necessario saper lottare, non solo senza paura, ma anche senza speranza.
Sandro Pertini

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31/08/16

UNA TORRE DI GUARDIA SCRIVEVA....,



Ciao caro **ti rispondo da me e per me ,tu sei nato nella " Verità "
io ci sono arrivato dopo essere nato invece all'inferno e camminato una intera vita per altrettanti , ci posso scriver sopra un'altra Bibbia , e ce chi ha visto e vive di peggio.
 Immagina di vivere una vita dentro una stanza piena di fumo e tu hai un irrefrenabile desiderio di 
respirare ( Bisogno Spirituale ), sai che ci deve essere la finestra giusta , ne hai aperte tante ma erano murate all'esterno , delle illusioni , poi per una ragione che esula dalla mia volontà qualcuno mi ha portato a camminare verso un muro ed aprire l'unica finestra attraverso cui ho incominciato a respirare  aria pura per la prima volta. 
Per chi viveva fuori da quella stanza quell'aria è sempre stata una cosa , normale , scontata , ovvia con un valore pari a zero .( Attitudine mentale di molti nati e cresciuti nella verità ).
Ma io sò il valore di quell'aria e sò che qualcuno lentamente la stà avvelenando e che molti senza volere rendersene conto si stanno avvelenando , cosa c'è da salvare ?
Bè caro amico , pensa a quella bella scrittura quando Geremia distrutto e avvilito prega Geova di ucciderlo perchè pensava che ormai fosse tutto finito e che non valeva la pena più lottare per nulla , che non ci fosse più qualcuno che amava e serviva sinceramente Geova , cosa gli risponde ....Ho lasciato rimanere 9000 che non hanno ancora piegato il ginocchio a Baal !!!!
Stiamo parlando di 9000 persone che in mezzo ad un popolo che all'epoca contava almeno 5 o 6 milioni di persone era dedicato e e separato al servizio del vero dio e che avrebbe dovuto essere una luce per le nazioni . La storia se non la impariamo è sempre destinata a  ripetersi e la storia ce l'abbiamo sotto gli occhi con le scritture.
Può Geova costringerti a chiedere il suo spirito , o a farti agire con assennatezza , può costringerti a non buttarti le sue parole alle tue spalle , sai quante notti ho passato sbattendo la testa nel muro , piangendo davanti alle delusioni e chiedendomi se ero dentro una gabbia di pazzi o veramente dentro  ..Ad'un popolo per il suo nome ??
Ho speso tanto di quel tempo in ricerche , studi e comparazione di traduzioni , ( Parlo l'Inglese e lo spagnolo )di religioni, libri di apostati ,siti di apostati , e sopratutto pregato tanto che non ne hai idea .Non mi ha "Istituzionalizzato nessuno , non ho permesso a nessuno ne di lavarmi il cervello , ne di farmi la programmazione Neuorologica , sono un'analitico sospettoso per istinto di difesa ,o di vendermi La droga religiosa tipo il nuovo mondo per esorcizzare tutti i Babau di questo infelice mondo .
Mi ci ha fatto arrivare Geova dopo aver sofferto per un bel po di tempo , infatti se lo ami cosa ci ha promesso??? ...io stesso ti renderò forte !!!
Non mi sono mai bevuto tutte le teorie folli e mai autorizzate da lui , tipo 1914 e strombolerie simili , ma sò che siamo gli unici ad aver avuto la giusta guida per svelare meccanismi come , il senso della morte , il sacrificio di Gesù , il regno e tante altre , al momento nel suo complesso questo come allora è il popolo Di Dio , un popolo per il suo Nome , e me lo sono provato da solo , senza tutta quella cervellotica ed assurda narrazione del libro " Storia dei testimoni di Geova " , che ci piaccia o no a noi è delegata la responsabilità di porre in nostro cuore alla verità , di acquistare cuore , di avere un cuore sensibile , di Avere la mente di Cristo e di Geova .
Vado in servizio con la sola speranza di trovare persone che anelano a questa libertà e soffrono e gemono per tutte le cose detestabili che si fanno (...sete di giustizia ) e che vogliono liberarsi dall'angoscia dell'ignoranza e sottomissione ai falsi credo .Non gli vendo l'illusione del paradiso o li drogo con la speranza del nuovo mondo , ma li spingo a conoscere il " Vero Dio " che da buon e Amorevole padre , che ama i propi figli un giorno per vederli tornare a sorridere e saltare felici gli darà anche quello , a patto che lo servano per amore e non per Egoismo. 
Le persone spirituali e consapevoli del primo popolo dedicato al vero Dio , lo sdapevano questo molto ma molto bene , ma non ha potuto impedire loro di soffrire ed accettare temporaneamente all'interno di questo popolo persone dedicate all'altro dio , Satana , re crudeli e malvagi , sacerdoti pervertiti e corrotti n, falsi proftie schifezze e porcate in mezzo agli altri di ogni genere , a tempo debito e momento opportuno Geova ha sempre pulito .
Sono quà ad incoraggiare i veri Fratelli  , come lo faccio dove vivo  in sordina e quando torno saltuariamente in italia nella mia vecchia congregazione , noi non salveremo la petroliera , non faremo la rivoluzione , ma non siamo corrotti , o folli o degli stupidotti creduloni , ho passato anche io no tanti ma tantissimi momenti di smarrimento , e posso solo donare tutto quello che mi è stato permesso di capire ai mie fratelli e sorelle , e sò che in fondo al cuore di persone come tè c'è ancora la speranza di trovare se esiste il buono il vero il sano il giusto , io non sono Un TDG per l'organizzazione che può franare domattina senza smuovermi di una millimetro dalle mie certezze non illusioni, ho conosciuto personalmente il dramma e la vera faccia e brutalità della vita e so che non c'è niente e poi niente che possa darmi una risposta come quella che ho ricevuto fino ad'oggi per tutte le mie profonde domande ,iquietudini e riflessioni , siamo nulla aventi diritto a nulla ed ogni cosa è gratuito dono , siamo solo delle rumorose arroganti e prepotenti comparse su questo pianeta , Geova mi ha dato la risposta ad'ogni cosa per il resto anche io dovrò aspettare ,con la piena certezza di quello che disse Gesù basta ad'ogni giorno il suo male ed è questo che cerco di far capire 
ci sono i 9000 credimi anche di più e molti li ho conosciuti in questo ed altri blog di altre lingue , non è retorica la mia
voglio solo sperare darti la speranza a te come uomo di ricominciare ad'avere fiducia in Geova ne in me ne nella sua temporanea , scalcagnata ed alla deriva organizzazione , ricordati ed abbi fiducia che Geova legge i cuori , lui sà chi veramente lo ama non lasciarti ingannare da chi appare e da chi scalcia e scalpita per apparire, errore fatto da me agli inizi e pagato con sofferenze cadute e delusioni enormi .
Ma quale padre vorrebbe essere amato dai propi figli per comodo , per inganno ,per tornaconto e chi più ne ha più ne metta , 
 Vorrei tanto invitarti Rileggere ogni tanto e sillaba dopo sillaba i primi quattro capitoli di rivelazione , ma pensi davvero che senza scopo Gesù abbia detto :
Chi ha orecchio oda ciò che lo spirito dice alle congregazioni!!!
Un forte abbraccio e pensaci sopra di tutto cuore a te 
VIK



**VIK scrive a Marcodel2014
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28/08/16

Una Torre di Guardia scevra dalla burocrazia e dai suoi paletti.



Carissimi fratelli , metto in rete questo post in cui ogni testimone di Geova resistente e onesto può dire le sue impressioni o commentare gli ultimi studi torre di guardia che sono per forza di cose rinchiusi nei paletti che la SUPERPETROLIERA  vuole siano rigorosamente rispettati.

Alle adunanze non si possono fare commenti fuori le righe o troppo sinceri specialmente se vanno a denudare alcune lacune delle Lobby teocratiche che gestiscono i vari reparti burocratici.

Cominciamo con la torre di guardia di questa settimana.

Non ti devi offendere se vedi un pezzo grosso commettere peccati . Nel più puro stile della falsa religione ci viene detto di non offenderci se vediamo altri peccare contro Geova e si mettono ad esempio il sommo sacerdote Eli, Davide, Giuseppe venduto dai fratelli, Pietro e altri.

26/08/16

The expendable (il sacrificabile)



Ciao fratelli. Vi invio un altro post, come avevo detto. 
Spero possa piacervi; Vorrei riuscire a raccontarlo dagli occhi di una terza persona. 
Se qualcosa non và, scrivetemi pure. 
Un Abbraccio forte forte a tutti. Grazie di tutto, e dell'incoraggiamento che prestate.


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Sono un vecchio profeta d'Israele ed è passato parecchio tempo dalla morte di Mosè, il primo condottiero e servitore del vero Dio Geova. Per molti anni Israele è stato governato da giudici e sacerdoti, ma ora anche noi abbiamo un Re, come i popoli vicini. 

Desideravo portare la vostra attenzione su un uomo in particolare. Purtroppo non è un racconto a lieto fine.

Addestrato nel suo paese fin da piccolo, come guerriero, non temeva nemmeno la morte; sapeva che in guerra poteva succedere. In seguito divenne un proselito circonciso, e abbracciò l'adorazione di Geova, mio Dio, con tutto il suo cuore.
Mise la sua vita e la sua spada al servizio del Re, l'unto di Geova. Dimostro il suo grande valore, tanto che venne ammesso fra le 37 Guardie scelte del Re [1].

Spesso era in battaglia con i suoi compagni d'arme. 
Condividevano tutto, e si proteggevano le spalle, l'un l'altro, combattevano assieme, e se necessario cadevano ciascuno per salvare l'altro.
In qualsiasi condizione; dal freddo inverno, con venti gelidi che sembravano aghi che ti sferzavano la pelle, alla calda estate nel deserto, con la gola secca e arida. Si sostenevano a vicenda, tutti per uno, come si dice.
Molte volte combatte fianco a fianco con il suo comandante. (Pr. 18:24) 

Sempre fedele, sempre leale, in primis, a Geova, poi al Re ed al suo comandante. A sè stesso, ci pensava solo per ultimo. In questa circostanza, era impegnato con il resto dell'esercito del Re, a espugnare una città Ammonita.

Sembrava una guerra come tante altre, quando il Re in persona lo fece chiamare a corte.
Mentre entrava in città, si chiedeva di quali questioni il re voleva parlargli, proprio mentre la battaglia contro i madianiti infuriava.


Girò l'angolo e vide il palazzo reale e si fermò un attimo. Poco distante oltre la via, c'era la strada che portava a casa sua. 

Lì c'era anche casa sua, dove, in questo momento, c'era la sua bellissima e dolce moglie, che tanto amava: Come gli avrebbe fatto piacere rivederla, abbracciarla e baciarla teneramente. 
Lei era il dono più bello che Geova gli aveva dato e avrebbe voluto davvero correrle incontro. Era disposto a morire per lei.
Ma non poteva: era in missione per conto di Geova, il vero Dio. [2]

Mentre pensava queste cose, arrivò dinanzi al palazzo del Re. Cercò di sistemarsi, e sali le scale del palazzo reale, fino ad arrivare dal Re.
Il Re sembrava tranquillo, gioviale. Parlarono assieme, ed egli riferì di come stavano procedendo le cose al fronte. Poi il Re gli disse una cosa strana: gli disse di andare a casa sua, da sua moglie. Possibile che il Re non conosca le disposizioni di Dio? [2] si domandò. Ma, da uomo fedele quale era [3], non tornò a casa sua. Dormì con i servitori del Re.[4]
Nemmeno ubriacandolo il Re lo smosse dalla sua integrità [5].

Poi dopo due giorni, il Re diede a quest'uomo un messaggio scritto da consegnare al suo comandante, e lo rimando al fronte.
Arrivato al campo, consegnò il messaggio e poi andò a salutare tutti i suoi compagni, i suoi "fratelli di guerra". Tutti lo hanno accolto calorosamente, e si misero a scherzare, come una grande famiglia.
E quella sera cenavano allegramente tutti assieme: domani c'era da conquistare la città!

Il giorno dopo, prima della battaglia, il comandante lo convocò: aveva un compito per lui: sarebbe stato fra le prime linee. 
Era Rischioso, ma era anche un privilegio. Doveva preparare la strada al resto dell'esercito. Pensava che gli stessero dando fiducia.
"In fondo, cosa c'è da temere? Geova è con noi, ed ho tanti fratelli che mi coprono le spalle in caso di pericolo!" pensò.

Purtroppo non sapeva come stavano realmente i fatti. Lo scoprì nella maniera più dolorosa possibile.
Ubbidiente e leale, attaccò subito il nemico, insieme ai suoi compagni. 
Gli Ammoniti erano tosti, ma lui non voleva essere da meno. Ne cadderò parecchi sotto la sua spada. 

Ad un certo punto, si aprirono le porte della città, e uscirono molti più soldati. Lui si mise in posizione, pronto a combattere. 
Mentre combatteva, fu trafitto alla spalla, e ciò lo costrinse a girarsi.
Vide ciò che non avrebbe mai voluto vedere: I suoi compagni, i suoi fratelli si allontanavano da lui!

Era perplesso; I suoi fratelli, con cui aveva combattuto "spalla a spalla" fino a ieri, non gli coprirono più le spalle! Capì di essere rimasto solo, abbandonato!
Tirò un respiro...
strinse ancora di più la spada...
e con la forza della disperazione si lanciò nel combattimento più cruento della sua vita!
Gli Ammoniti diventavano sempre di più e lo incalzavano da ogni parte! 
Fù trafitto da frecce e lance, ma non mollò!
Combattè fino alla fine.

Alla fine, mentre stava morendo, trafitto dalle spade, lance e frecce, si voltò, per vedere in faccia i suoi "fratelli". 
Non uno lo guardava; tutti a testa bassa. 
Non una lancia, non una parola si era levata in sua difesa. Cercava gli occhi del suo comandante, con il quale aveva combattuto molte battaglie;
Chinò il capo pure lui.
Mentre cadeva un solo urlo uscì dalla sua bocca: "Perché????"
Pensava "che male ho fatto, per meritare questo?".
Lacrime roventi rigavano il suo volto.

Gli occhi gli si offuscavano, ed il dolore fisico stava passando. Ancora un poco, e non avrebbe più sofferto. Ma il vero dolore non erano le armi degli Ammoniti: era un uomo di guerra, certe cose non lo spaventavano. Nemmeno la morte.
No...
I suoi fratelli, che lo abbandonarono... 
Questo gli aveva distrutto il cuore; forse morì proprio di crepacuore, più che per le armi degli ammoniti.

Esistono cose peggiori della morte? 
Per questo soldato il cui nome è Uria, Si!

2Sa 11:15 - 'Scrisse dunque nella lettera, dicendo: “Mettete Uria di fronte alle più impetuose cariche di battaglia, voi vi dovete ritirare di dietro a lui, ed egli deve essere abbattuto e morire”.'

E vero che, in quanto Re, Davide aveva diritto di vita e di morte, sui suoi sudditi.
Tuttavia, il fatto che sia nella sua autorità, non rende la cosa automaticamente giusta.
Infatti al mio Dio Geova non è piaciuta, ma manco un pò!
E adesso mi ha mandato dal Re, a riferirgli che è adirato con lui.
E pure con coloro che hanno permesso questo supinamente, come Gioab - il comandante - e i suoi compagni. Infatti ciò porterà alla guerra civile!

A proposito, scusatemi, mi presento, mi chiamo Natan, e sono profeta, dopo Samuele.

[1] 2Sa 23:39; 1Cr 11:41
[2] De 23:9-11; 1Sa 21:5
[3] 2Sa 11:11
[4] 2Sa 11:8, 9
[5] 2Sa 11:13

Riflessione sulle Scritture :
Il fatto che gli Anziani abbiano l'autorità di disassociare o rimuovere, rende la cosa automaticamente giusta?
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22/08/16

SEI VERAMENTE UNA PERSONA SPIRITUALE? parte seconda

La prima parte di questo discorso è stata pubblicata in questo post : la parte sana dell'organizzazione
Dieci caratteristiche
 della persona spirituale

1 - Non mette in mostra la propria spiritualità.
2 - Pienamente dedicata al servizio a Geova in tutte le sue forme in base alle proprie circostanze.
3 - Confida pienamente in Geova e lo considera reale. Lo prega regolarmente.
4 - Si rende conto del proprio appetito spirituale. Legge la bibbia ogni giorno.
5 - Nelle difficoltà rimane saldo e confida in Geova
6 - Prova piacere nel parlare di cose spirituali ma anche di altro, ma sempre con l‘obiettivo  di edificare. Non usa sarcasmo o malizia nei suoi ragionamenti.
7 - Si chiede sempre quale sia il punto di vista di Geova nella vita quotidiana e non azzarda.
8 - Ha un sano spirito di sacrificio . Vive una vita semplice dedita al servizio a Geova
9 - Ha un punto di vista equilibrato sul denaro . Sa che non da la felicità ma che solo Geova può darla senza "effetti collaterali"
10 - Tratta gli altri sempre allo stesso modo indipendentemente dal ruolo che ricopre nella teocrazia. Spiccano amore ed umiltà anche se perde o acquista privilegi di servizio.
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19/08/16

Il futuro

Cari fratelli


Non sappiamo quale sarà il futuro di questa organizzazione. Per molti di noi è diventata una sorta di lotta della sopravvivenza. Per quanto tempo ancora? Il fattore tempo non è il solo elemento che potrebbe mettere in crisi la nostra spiritualità.  Lo scopo di questo blog è quello di riportare l'onestà all'interno della congregazione e ripristinare quella sicurezza della fede che molti hanno visto svanire. Questo dramma non deve essere così grave da impedirci di coltivare la difficile qualità della consapevolezza. Qualità fra l'altro posseduta da Geova Dio.

Salmo 44:20,21
20 Se abbiamo dimenticato il nome del nostro Dio,
O abbiamo steso le palme delle mani a un dio estraneo,
21 Non lo scruterà Dio stesso? Poiché egli è consapevole dei segreti del cuore.

In uno dei post passati abbiamo preso in considerazione i cambiamenti che l'organizzazione ha attuato e abbiamo cercato di identificarli. Le proposte di riforma non hanno lo scopo di creare sbandati dissidenti nella fede. Le riforme hanno esattamente lo scopo opposto e cioè quello di rinsaldare le crepe inattese che si sono create nella spiritualità. Crepe che sono il risultato inevitabile, quando abbiamo scoperto che qualcuno intorno a noi crede più all'organizzazionismo (scusate il termine, davvero orrorifico) che all'amorevole benignità di Dio. 

Romani 3:1
3 Qual è dunque la superiorità del giudeo, o qual è il beneficio della circoncisione? 2 Grande in ogni modo. Prima di tutto, perché a loro furono affidati i sacri oracoli di Dio. 3 Che dunque? Se alcuni non hanno espresso fede, renderà forse la loro mancanza di fede senza efficacia la fedeltà di Dio? 

Che cosa sarà il nostro futuro? 

Non lo sappiamo. Cosa è il futuro? Non lo sappiamo. Di esso possiamo dire che forse finisce la dove comincia il nostro passato e contrariamente a quello che vuol far credere è molto più vicino di quello che sembra. Se l’avvenire è una porta, il passato ne è la chiave (V.Hugo) e impariamo così che per entrare nelle stanze delle cose che verranno, bisognerà sempre fare i conti con i corridoi del nostro passato. Pensare che la vita sia un divenire di sliding doors è un modo troppo semplice per dare la colpa a questo o a quell'avvenimento particolare. Sfatiamo un po' questo mito di onnipotenza che ci pervade, la nostra storia non è solo il frutto delle nostre decisioni ma è più il risultato di tante piccole parti che si intersecano come i nodi di una ragnatela.


L'organizzazione dei testimoni di Geova è un po' l'insieme di queste storie. Mettere un po' di ordine è diventato complicato anche fra le riforme ma dobbiamo ammettere che i nostri cari fratelli si stanno sforzando. Le riforme spaventano molto, basta vedere come hanno affrontato la modifica della periodicità delle riviste. Ma ci sono problemi forse più grandi che sono legati a quello che è diventato un modus operandi che si è incancrenito.
Ad esempio la predicazione così come viene fatta sembra non funzionare più. Si è vero che si cercano vie alternative ma a cosa serve cambiare i discorsi della scuola o cambiargli il nome.  Forse bisogna magari riformare davvero l'attività di servizio. La predicazione si è cristallizata così tanto, che ogni cambiamento viene visto come un successo e con gli stand siamo tornati indietro nel tempo a come predicavano 100 anni fa. I tablet sono usati esattamente come i fonografi negli anni 30. Forse bisogna avere un po' più di coraggio, magari levando l'obbligo del rapporto?
Oppure perché non rivoluzionare davvero la predicazione facendola diventare più efficace? Perché non rendere più avvicinabile la bibbia alle persone magari presentando in alcuni casi il messaggio in un modo più informale? Ci sono fratelli che vivono dentro abiti d'ordinanza tutta la vita, forse si potrebbe levare quella cravatta se non da nessun valore aggiunto alla predicazione. 


Molti territori, sono sufficienti per la metà (e a volte meno) dei fratelli assegnati alle congregazioni che vi predicano. Il risultato è quindi che gran parte degli sforzi spesi, sono inutili e potrebbero essere indirizzati in modo più efficiente ad altre attività teocratiche più profittevoli. Magari si può prendere l'iniziativa di predicare in posti limitrofi, ma forse una piccola rivoluzione potrebbe essere che l'organizzazione ci aiuti a considerare che il servizio a Geova non è fatto solo di predicazione. L'organizzazione dovrebbe essere utile e dovrebbe essere usata e sfruttata meglio dalla fratellanza. Invece per molti fratelli è diventato il fine teocratico, un modo illusorio per arrivare prima al regno.

Per quel che accadrà, il nostro futuro e quello dell'organizzazione ricordiamo che mai per caso, nulla accade.













11/08/16

JW.BROADCASTING AGOSTO 2016 - COMMENTI LEALI , FRANCHI, MA RISPETTOSI.

Basato sul commento di K.K. su richiesta di Lupo solitario

Dal minuto 7 in poi:



Dobbiamo essere LEALI allo schiavo (ed è giusto, dobbiamo essere leali a tutti i nostri fratelli ma soprattutto rispettare chi prende la direttiva 1Tim 5:17)



Siamo tutti imperfetti, il CD sono persone imperfette, è un'organizzazione imperfetta, lo schiavo non è infallibile (affermazioni da lasciare a bocca aperta certo, a dire il vero piuttosto scontata per i consapevoli, ma dichiarata così ha certo il suo peso... ma fa parte di una strategia: ammetto apertamente una cosa così che abbassi la guardia e quello che viene dopo viene accettato più facilmente)




- Si parla di intendimenti e disposizioni del CD: si mette in mezzo l'esempio dei discepoli quando in Giovanni 6 Gesù dice che per avere vita si deve mangiare la sua carne. Si dice che molti se ne vanno ma Pietro e altri no anche se non capivano. (Si mischiano un pò le carte: quello era Gesù Cristo in persona.. vogliono la stessa autorità di Cristo fin da ora? Non sarebbe il caso di aspettare di andare in cielo per averne un pò? 1Cor 4:6-9)


- Poi si menziona Paolo che nonostante sapesse benissimo che non era necessario osservare la legge si sottopose a quello che gli viene detto dagli anziani di Gerusalemme, cioè osservare il rito di purificazione affinchè non si avesse da ridire su di lui. (per come la vedo io applicazione molto superficiale e fuori luogo, ci sarebbe da parlare un mese su questa cosa e le sue implicazioni che sono molto diverse da quelle prospettate. Ad ogni modo dalle scritture è evidente l'accezione negativa di questa richiesta: quelli che si scandalizzavano erano quelli che non "stavano al passo con il carro di Geova" per usare un espressione tanto di moda oggi, giudaizzanti. Di li a poco sarebbe stato evidente che si sbagliavano. 



Anche qui si mischiano un pò le carte: si mischiano i diritti che posso rivendicare sulle preferenze personali con eventuali riserve che potrei avere sugli intendimenti delle scritture, intendimenti che spesso possono avere un impatto molto più profondo sulla mia vita di un vestito... non sono cose che vanno sullo stesso binario, mi spiace. E poi: in questa questione il CD di oggi quale parte ricoprirebbe? Quella dei giudaizzanti? Io non ho capito, se qualcuno me lo spiega meglio magari..)



- Arriviamo al punto principale, al minuto 12:35: "Dimostrarci fedeli allo schiavo" ... si proprio così, chiedono fede. Finora si parlava di fiducia, lealtà e solo implicitamente ci rendevamo conto che in un certo senso chiedevano una sorta di fede. Questa è la prima volta che viene detto così esplicitamente o sbaglio?




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09/08/16

Risoluzione che dovrebbe adottare l'organizzazione all'unanimità

Basato su un commento di K.K.




Per ripristinare l'onestà e la verità nell'organizzazione terrena ci vuole ben altro che i cambiamenti odierni, ci vorrebbe una cosa di questo tipo da parte del Corpo Direttivo :



""" Risoluzione"""

Fratelli, da oggi il carro di Geova ha fatto davvero un avanzamento epocale. Sappiate che:

-Geova e Gesù ci amano.


-Noi vi amiamo e dovete amarvi fra voi.


-Per essere chiamati Cristiani è necessario predicare la venuta di Cristo e del Suo Regno e la necessità di seguire il suo esempio. Per questa attività per la quale ci sentiamo in prima linea, cercheremo di organizzarvi al meglio e suggerirvi i metodi migliori per aiutarci.

-Non dobbiamo credere a cose che non sono esplicitamente esposte nelle scritture.


-Non vi terremo più nascosto nulla. Non esisteranno più circolari segrete, libri segreti, bilanci segreti, processi segreti. Pubblicheremo tutto sul sito, anche quello che è stato sbagliato.


-Nelle questioni importanti, dove non c'è un principio specifico, cercheremo di suggerire tramite le nostre pubblicazioni, valutazioni sulle questioni implicate per assicurarci che possiate valutare tutti gli aspetti di una questione.. Ma ognuno dovrà decidere per sè davanti a Geova senza condizionamenti. Non vogliamo signoreggiare sulla vostra fede.


-Chi è battezzato e decide a parole o con azioni di di non seguire più l'esempio di Cristo o le norme basilari della Bibbia lo dovete trattare ne più ne meno come se non si fosse mai battezzato. Questo comporta che non potrà essere oggetto dello speciale amore che abbiamo fra noi. Ma non c'è necessità di ostracizzarlo, anzi continuate a cercare di guadagnarlo.


Ne più ne meno quello che successe nel primo secolo Atti 15:22-29.

In un colpo solo faremmo fuori abusi di ogni genere, cavalieri, motivi errati, arrivismo, bigottaggine, apostasie vere o presunte, risentimento dei disassociati, ecc..

E chi rimane, rimane perchè lo vuole. E chi entra dovrebbe vedere che non siamo dipendenti di una multinazionale comandati via tablet, ma che abbiamo davvero un amore speciale fra noi, amore che quel punto sarà naturale perchè se i fratelli li amo voglio stare con loro volentieri, sennò me ne vado via. Questa si che sarebbe pulizia, non le inquisizioni che si fanno ora con i comitati giudiziari. Invece oggi facciamo scappare quelli buoni e teniamo i furbi, i carnefici, o semplicemente quelli che vogliono fare come gli pare ma non vogliono lasciare amici e parenti ma che in realtà dei principi bibli e degli altri fratelli gliene frega meno di zero..





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06/08/16

L'ultima domanda

Non avrà timore nemmeno di cattive notizie.
נ [Nun]
Il suo cuore è saldo, confida in Geova.
Salmo 112: 7


Quanto ci influenzano le notizie? Che potere hanno nelle decisioni che prederemo? Il recente fatto di cronaca avvenuto a Monaco ha tenuto con il fiato sospeso gran parte del pianeta. Un giovanissimo squilibrato ha attaccato con armi, un fast food uccidendo molte persone indifese. L'evento ha spaventato l'intera Germania coinvolgendo non solo l'opinione pubblica ma anche l'ordine pubblico e il sistema di difesa tedesco. I media hanno divulgato immagini raccapriccianti dell'accaduto e fra le tante ha fatto scalpore la conversazione fra il killer ed un cittadino avvenuta durante la strage. Questa vicenda mi ha colpito non solo per la gravità del gesto ma anche per altri due motivi: il primo la giovane età del micidiale cecchino, il secondo l'aggressione mediatica alla notizia. In II Re si narra di come i Siri siano stati ingannati da Geova con il semplice rumore di carri di guerra. Questo rumore è diventato notizia all'interno del campo che si è autoalimentata e amplificandosi ha creanto scompiglio e terrore. Notate il breve passo.

II Re 7:6
6 E Geova stesso aveva fatto udire al campo dei siri il rumore di carri da guerra, il rumore di cavalli, il rumore di grandi forze militari, così che si dissero gli uni gli altri: “Ecco, il re d’Israele ha assoldato contro di noi i re degli ittiti e i re d’Egitto per venire contro di noi!” 7 Immediatamente si levarono e fuggivano nelle tenebre della sera e lasciavano le loro tende e i loro cavalli e i loro asini — il campo proprio com’era — e fuggivano per la loro anima.

Ritornando alla vicenda, i giornalisti hanno confuso il movente perché il tema terrorismo "vende" e non hanno avuto problemi a spacciarlo come tale. Questa notizia pare essere la dimostrazione di come sia crei una relazione che lega vittime e carnefici attraverso un effetto secondario da non sottovalutare. Quelli del settore lo chiamano il contagio emotivo.

Parlare di contagio emotivo richiama l’attenzione verso quella particolare condizione esperienziale che gli individui vivono quando “sentono dentro” le emozioni di un’altra persona. Più precisamente con il termine contagio emotivo ci si riferisce a tutte quelle forme di condivisione emotiva immediata ed automatica, caratterizzate da assenza di mediazione cognitiva, vale a dire a quelle reazioni automatiche agli stimoli espressivi manifestati da un’altra persona per cui l’emozione è condivisa in modo diretto, non vicario (Bonino, 1998). ( Il contagio emotivo: quando le emozioni “passano” tra le persone Libertà Inzani, Ilaria Cazzaniga, Dario Martelli, Paola Rita Salina )

Il ragazzo potrebbe essere stato vittima dell'emulazione terroristica? Potrebbero le notizie di cronaca delle stragi accadute Al "Charlie Ebdo" o al "Bataclan" di Parigi (con movente terrorista) aver contagiato la debole mente di questo ragazzo? Potrebbe essere questo il "semplice" movente? Le emozioni sono contagiose perché oltrepassano le barriere della ragione e quelle della consapevolezza. Fermiamoci però su come le notizie possono influenzarci negativamente. Ad esempio, una dimostrazione di quanto sia pericoloso il contagio emotivo, l'abbiamo avuta qualche anno fa con un altro terribile fatto di cronaca che ha coinvolto alcuni balordi che si impegnavano a fare il tiro a segno con le macchine, lanciando sassi dai cavalcavia autostradali. Anche in questo caso lo scalpore della notizia fu tale che rimbalzò da una parte all'altra della nazione italiana diventando nel contempo evento mediatico. Il risultato fu quello di creare un micidiale fenomeno empatico di emulazione che si propagò anche in altre parti scoprendo che anche la follia è contagiosa.

«Il continuo sottoporre i bambini alla violenza resa in maniera realistica, li porta prima all'assuefazione, poi a una sorta di aspettativa, sino al punto in cui la violenza stessa arriva a esercitare una sorta di fascino e di sentimento d’immedesimazione. Negli anziani poi, più soli e consapevoli della propria eventuale fragilità fisica le scene aggressive tendono a gravare sul senso di insicurezza, che già provano a causa del timore di essere assaliti da estranei in casa o fuori, provocando in certi soggetti stati d’ansia». ( Ferraris)

Se le notizie sono piacevoli esse hanno l'effetto positivo di infonderci coraggio. In questo caso non c'è niente di sbagliato nell'essere contaggiati emotivamente. Un po' come quello che accade leggendo il profeta Isaia

Isaia 52:7
7 Come sono piacevoli sui monti i piedi di chi porta buone notizie, di chi proclama la pace, di chi porta buone notizie di qualcosa di migliore, di chi proclama la salvezza, di chi dice a Sion: “Il tuo Dio è divenuto re!”

Molti fratelli accusano il blog di fomentare il malcontento e il dissenso con post lesivi che spingono i fratelli ad allontanarsi dalla fede. Altri sostengono che, le richieste di riforma, siano un offesa all'ordine teocratico dato da Dio stesso. Il web è stato l'incubatore di queste forme di protesta ed era previsto da parte nostra, aspettarci aggressioni da più parti. Questo non ci stupisce anzi ne abbiamo fatto una risorsa differenziando questi attacchi. Le contestazioni consapevoli sono quelle che affrontano i temi. Quelle inconsapevoli denigrano le persone. Delle prime ne facciamo tesoro le seconde sono spazzatura che scartiamo. Molti fratelli sono plagiati dall'idea che non ci sia posto alla critica interna. Molti non solo si preoccupano ma sono terrorizzati nello scoprire che la vita in congregazione non è così come ci si aspetta. Dal loro punto di vista la critica ha sempre una connotazione "poco spirituale". 
Riassumiamo alcune domande critiche che il cristiano consapevole si pone.

Quale tipo di relazione ci deve essere fra la mia vita, l'organizzazione e Dio? Quali sono le differenze che ci sono fra la struttura organizzata dei Testimoni di Geova e Dio? La mia fede capisce queste differenze? Essere leali all'organizzazione è la stessa cosa che essere leali a Dio? Che relazione c'è fra la fede in Geova e la richieste di riforma: della disassociazione, della pubblicazione dei resoconti finanziari o della abolizione del rapporto? Gioele ci da una forte e significativa esortazione e sulla buona notizia. Gioele sembra ricordare che le buone notizie portano gioia, ma ricorda anche che bisogna essere attivi nei confronti del nostro creatore. Notate il passo.

Gioele 1:15
15 “Ecco, sui monti i piedi di chi porta buone notizie, di chi proclama la pace. O Giuda, celebra le tue feste. Paga i tuoi voti; perché nessuna persona buona a nulla passerà più in mezzo a te. Sarà per certo stroncata interamente”.

Le domande non devono essere figlie di un contagio emotivo, ma devono scaturire dalla consapevolezza. Le domande demoliscono o rafforzano la fede? Imparare a farsi domande giuste e non quelle preconfezionate di altri è un modo per diventare consapevoli. Una volta fatto questo però, parliamo dei problemi tanto per piangerci addosso o diveniamo consapevoli tentando di risolverli? Ricordiamo ancora una volta il monito di Gesù.

Matteo 24:4 
E rispondendo, Gesù disse loro: “Badate che nessuno vi svii; 5 perché molti verranno in base al mio nome, dicendo: ‘Io sono il Cristo’, e svieranno molti. 6 Voi udrete di guerre e di notizie di guerre; guardate di non atterrirvi. Poiché queste cose devono avvenire, ma non è ancora la fine.

Senza alcun dubbio, la consapevolezza delle domande rafforza sempre la fede in Dio. Questo significa, ad esempio, che non ci lasciamo contagiare dalle emozioni mediatiche di "questo" o "quel" video. Non è che se ad esempio mi lascio trascinare  da un qualsiasi video (!) e se mia figlia disassociata mi chiama al cellulare, non gli rispondo più, oppure peggio la butto fuori di casa. Il rischio di finire in una gabbia mentale, attuando comportamenti lesivi al limite della denuncia alle autorità secolari non è da sottovalutare. Siate risoluti anche nei confronti degli anziani stessi non fate compromesso con la fede. Noi siamo certi che Geova ci chiederà conto anche delle direttive non corrette a cui ci siamo adeguati asfaltando la nostra coscienza. Geova Dio non potrà tollerare giustificazioni del tipo "ho solo ubbidito agli ordini". Se questo accadrà non lo so, in tutti i casi sono sicuro che la sua ultima domanda sarà "scusa ma, agli ordini di chi?"

Luca 1:68-75
68 “Benedetto sia Geova, l’Iddio d’Israele, perché ha rivolto la sua attenzione e ha operato la liberazione verso il suo popolo. 69 E ha suscitato per noi un corno di salvezza nella casa del suo servitore Davide, 70 così come, per mezzo della bocca dei suoi santi profeti dell’antichità, egli ha parlato 71 di una salvezza dai nostri nemici e dalla mano di tutti quelli che ci odiano; 72 per adempiere la misericordia relativa ai nostri antenati e ricordarsi del suo santo patto, 73 il giuramento che fece ad Abraamo nostro antenato, 74 per concederci, dopo essere stati liberati dalla mano dei nemici, il privilegio di rendergli sacro servizio senza timore, 75 con lealtà e giustizia, dinanzi a lui, per tutti i nostri giorni. 

03/08/16

“What if…” o “cosa sarebbe successo se…”.


Salve fratelli cari.
Scrivo per dare un contributo, sul quale ho meditato tempo fa.

“What if…”,
per i non anglofoni “cosa sarebbe successo se…”. 

Da Wikipedia :
Pieter Lastman, Re Davide consegna la lettera a Uria,
olio su tavola, 1619, collezione privata
Da ragazzo leggevo anche fumetti, e qualche volta gli autori si divertivano a “mescolare un po’ le carte” sulla ”vita” dei loro personaggi, in momenti chiave; un po’ per curiosità su quello che avrebbe potuto essere, un po’ per saggiare le reazioni dei lettori. Su questa falsariga, mi sono trovato a meditare sulla diatriba tra Saul e Davide.


La chiave di lettura accettata supinamente è “se Geova lo ha permesso, era per disciplinare Davide”: Disciplinare de chè??? Se era stato unto, dubitiamo che Geova avrebbe potuto addestrarlo in qualche altro modo? Magari con i consigli di Samuele? (Geova fece così per Ezechia – fu addestrato da un suo devoto servitore.)  Magari, vedendo la cosa dall’altro punto di vista, quello di Saul, potremmo notare cose che sfuggono ai più.
La chiave di lettura che trovai utile è 2o Pietro 3:9:”…perché non desidera che alcuno sia distrutto ma desidera che tutti pervengano al pentimento”. Anche Saul? Penso proprio di si.

Consideriamo alcuni aspetti
1)    Parentela1o Samuele 18:27:”A sua volta Saul gli diede in moglie Mical sua figlia”. Quindi Saul veniva suocero al nuovo Re di Israele. Avrebbe potuto un uomo come Davide non avere rispetto per suo suocero, ex Re di Israele?

2)    Posizione1 Samuele 23:16-18:’E gli diceva: “Non aver timore; poiché la mano di Saul mio padre non ti troverà, e tu stesso sarai re su Israele e io stesso ti sarò secondo; e anche Saul mio padre sa che è così”.‘
Chiediamoci; chi era secondo in Israele, dopo Davide?  Non era forse Gioab?  E non era egli un uomo molto influente, nelle questioni nazionali?
3)    Rispetto -   2 Samuele 9:10: ”E devi coltivare il suolo per lui, tu e i tuoi figli e i tuoi servitori, e devi fare la raccolta, e deve servire di cibo [a quelli che appartengono] al nipote del tuo padrone, e devono mangiare; ma Mefiboset stesso, nipote del tuo padrone, mangerà pane alla mia tavola di continuo”.

Cosa sarebbe successo se ?
Tenendo in mente questi punti, mi sono chiesto “Cosa sarebbe successo se… Saul si fosse sinceramente pentito, e avesse cambiato condotta”? Oramai il giudizio di Geova era stato emanato
(1 Samuele 13:14) “Ed ora il tuo regno non durerà. Geova certamente si troverà un uomo secondo il suo cuore; e Geova gli darà incarico come condottiero sul suo popolo, perché tu non hai osservato ciò che Geova ti ha comandato”). Quindi comunque sarebbe stato rimosso da quell’incarico.


Tuttavia dalle scritture esaminate sopra, la sua sorte sarebbe stata certamente diversa. Mi immagino che, vedendo come Davide si comportò successivamente, Egli sarebbe stato alla “tavola di Davide” (nuovo Re) di continuo, a consigliarlo ed aiutarlo, sia in veste di Suocero che anche in veste di “unto di Geova”.  Oltre a ciò, nella sua famiglia avrebbe avuto Gionatan al posto di Gioab, come comandante supremo dell’esercito di Israele, quindi una posizione comunque in rilievo, prestigiosa.

Quindi la sua famiglia sarebbe stata comunque una delle più “importanti e prestigiose” in Israele, anche se non più la prima. Sarebbe bastato che Saul fosse stato un po’ più umile. Non avrebbe perso tutto. E Geova gli ha dato tutto il tempo, per fare questo (ricordate?  2o Pietro 3:9).


Purtroppo lui non fece nessun passo avanti, in questa direzione. Il “fondo” lo ha toccato quando è andato dalla medium di en-dor. Cosa è successo poi, lo sappiamo bene.
Ora mi vien da pensare: siamo sicuri dell’interpretazione “ortodossa”, che se Geova permette un ingiustizia, e per disciplinarci e raffinarci? Non potrebbe essere che la sopporta per dare il tempo al malvagio di pentirsi e fare un passo indietro? 

L'interpretazione ortodossa
e l'organizzazione

Perché, se così è, foderarsi gli occhi di prosciutto con l’interpretazione “ortodossa” (io posso fare ciò che voglio e tu mi DEVI sopportare e perdonare – specialmente i “cavalieri della fede” ed i bulli), si stanno mettendo in una bruttissima posizione verso Geova, perché non si rendono conto che ORA è il tempo di pentirsi e di sistemare le cose, con Geova Dio, e le sue pecorelle. 

Domani potrebbe essere già troppo tardi. E si rischia davvero di perdere tutto (Marco 9:43-47).  Da parte mia, spero davvero si ravvedano; sia per noi che "subiamo" la loro autorità, sia per loro, che altrimenti faranno una bruttissima fine.

Un abbraccio,

Vs. fratello Uria71, colui che fù considerato "sacrificabile".





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