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Pensiero dell'anno

Mamma!
Nella vita a volte è necessario saper lottare, non solo senza paura, ma anche senza speranza.
Sandro Pertini

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28/11/15

Se avessi conosciuto il blog prima non mi sarei dissociato ...........

Buongiorno,

mi accingo oggi a scriverti (perdonami ma è l'unico contatto che ho trovato sul sito) dopo aver letto molto probabilmente tutto il contenuto del vostro blog. Premetto che se avessi conosciuto persone come quelle che frequentano quel blog nel 2xxx quando ho avuto la mia crisi di coscienza, molto probabilmente non mi sarei dissociato. E forse il motivo per cui ti scrivo è da ricercare nel aver trovato persone che hanno quella che io ancora oggi credo di possedere come facoltà di percezione delle cose.

Ma vorrei prima raccontarmi un po' e poi magari esprimerti ciò che oggi provo.

Mi chiamo V............. e sono stato associato alla congregazione di xxxx   xxxxxxxx, praticamente dalla nascita. Padre anziano, madre pioniera, sorella pioniera. Un bimbo prodigio, primo discorso a x anni, lodato, incoraggiato. Battezzato all'età di 1x anni. Terminati gli studi superiori, entro a far parte del Comitato Regionale di Costruzione Sale del Regno. Faccio anche qualche capatina negli uffici della Bethel di Roma. Proseguo nelle costruzioni e dopo essermi sposato a XX anni proseguo il servizio continuo con mia moglie.
Per motivi di salute di mia moglie siamo costretti a fermarci. Trovo un lavoro e proseguo nel servizio in congregazione come Servitore di Ministero. Nel 2XXX, all'età di XX anni chiamo un anziano e gli dico che non mi sento parte dell'Organizzazione, non ho peccato, non conosco argomenti che solo di recente ho appreso. Ho solo la sensazione di non essere più un testimone di Geova (se avessi avuto il blog oggi avrei detto di non sentirmi più TDW). Leggevo le pubblicazioni e mi sembravano genialissimi articoli in simil marketing. Non vedo "cuore" ma solo burocrazia, tanta, troppa. Una serie di regolamenti. 
L'anziano mi chiede se vogliamo vederci. Rispondo di si.
Mi ritrovo davanti ad un comitato giudiziario in cui più che cercare di capire quali fossero i miei sentimenti (più che pensieri visto che non avevo mai nemmeno lontanamente voluto informarmi sulla Società da "altre" fonti), vogliono sapere se ho altri problemi tipo pornografia (che c'entra?), donne (che c'entra?). Mi danno una settimana di tempo. Io ribadisco.
Alla prima adunanza utile fanno l'Annuncio (il maiuscolo è d'obbligo). 
Perdo tutta la famiglia, purtroppo mia moglie, gli amici, gli affetti. Ero quello che si può ritenere un "bravo fratello", di quelli che limita i contatti col "mondo", non ha amicizie fuori dalla congregazione. Ti lascio immaginare come io possa essere stato (il post sull'ostracismo è da appendere in stanza e rileggere alla mattina). Sono un uomo forte, ma non ti nascondo che ho pianto, tanto e di dolore.

Mi sono descritto per darti un'idea di ciò che apparivo. Il mio ultimo discorso pubblico (allora ancora di 45 minuti) l'ho tenuto in una congregazione solo la domenica prima di chiamare un anziano. Quel discorso lo ricordo come fosse oggi. Parlavo della sincerità di cuore con cui dobbiamo servire l'Organizzazione. Dell'ubbidienza ad essa. Lo preparavo e cercavo di trovare in me ciò che avrei dovuto illustrare ad altri; non trovavo nulla. La mia crisi spirituale è probabilmente durata anni, ma fu durante la preparazione di quel discorso che mi resi conto di essere una sorta di sepolcro imbiancato (non nel tenore della scrittura, ma rende l'idea). Avevo costruito una bellissima facciata senza badare al contenuto. A da li a poco mi avrebbero proposto come Anziano. Capisci bene che per il bene della congregazione dovevo sottrarmi a questo enorme errore il prima possibile.

Ero cresciuto secondo ciò che l'Organizzazione voleva per me, ho fatto parti alle assemblee sullo studio di libro familiare, conscio del fatto che a casa di mio padre non esisteva uno studio familiare. Ho vissuto in una famiglia in cui contava più l'apparire in congregazione piuttosto che l'essere cristiani. Credimi, non volevo fare quella fine. Non volevo essere apparenza, volevo essere sostanza. Spesso mi guardavo intorno e vedevo fratelli abbracciare d'affetto i nuovi arrivati e guardare come un appestato il disassociato di turno. Già allora pensavo che Gesù non si sarebbe mai comportato così.

Un annetto prima della mia dissociazione, accadde qualcosa che mi spinse a fare, per la prima volta, ciò che la coscienza mi diceva, piuttosto che ciò che l'Organizzazione "suggeriva". La mia cognata, sorella della mia ex moglie, era fidanzata con un non testimone. Ovviamente segnata. Allontanata da chiunque. Io facevo il possibile per non farla sentire sola. Ovviamente però, isolata dalla congregazione, si strinse sempre di più al suo compagno fino alla decisione di sposarsi. Decise di sposarsi in chiesa.

Qui ritengo tu possa immaginare le emozioni. Sconcerto, avvilimento. Ricordo ancora la faccia di mia moglie quando le dissi che non saremmo andati al matrimonio di sua sorella. Lei pianse, ma accettò. Era triste, combattuta. In realtà lo ero anch'io. Non ci dormivo. Pensavo, "lei sarà disassociata dopo il suo matrimonio", "festeggeremmo solo il matrimonio, non sarò in chiesa ad appoggiare la sua scelta del luogo in cui consacrare l'unione con suo marito", "Gesù partecipò ad un matrimonio e nella Bibbia non c'è l'elenco degli invitati, non c'è scritto chi c'era e chi no, o l'analisi della vita degli sposi", ma anche "l'Organizzazione ritiene apostasia il suo comportamento e se dovessi andarci per l'Organizzazione partecipo al suo peccato.

Sapevo ciò a cui andavo incontro con la WT ma la mia coscienza mi portava ad altro. E volevo dar conto solo a Geova di ciò che avrei fatto. Chiamai mia moglie e le dissi "comprati qualcosa, ci andremo al matrimonio di tua sorella". Sbagliato o no. Sentivo che avrei dovuto dar conto della mia coscienza solo ad una persona. E non era fisica. Sapevo anche che si trattava di ciò che viene chiamato "atto di ribellione".

Ci andammo.

Adunanza successiva. Mi avvicina un anziano e in compagnia di altre due persone chiedono di parlare con me e con mia moglie. I motivi li conoscevo. Nel corso della conversazione con loro, mia moglie scoppiò in lacrime, dicendo di aver sbagliato. Non so se sei sposato/a, ma se ami qualcuno e un altro uomo lo/la fa piangere puoi solo odiare. Io esposi il mio pensiero. Non articolando in maniera esagerata le motivazioni della scelta, ma sovrapponendo al tutto la mia coscienza che ritenevo abbastanza addestrata.
Mi fecero poi sapere che mi avrebbero sospeso per un po' i privilegi. Discorsi pubblici, alla Scuola di Ministero Teocratico, gli incarichi di reparto (mi occupavo di acustica e territori).

Ora penserai, ti sei dissociato per ripicca. No, tutt'altro!!! Il fatto di non fare più discorsi, di non poter parlare al pubblico mi sollevava...............

Mi consigliarono di studiare di più. E io leggevo la Bibbia, non le pubblicazioni. E più la leggevo più mi sentivo lontano dalla WT. Leggere le pubblicazioni, così ben scritte, così buoniste, quelle splendide esperienze. Il mio cuore non ci credeva più. Sono uscito dai TdW come Servitore di Ministero. Senza sbattere la porta ma accostandola con delicatezza. Ma dovevo ritrovare ciò che ero.

Avevo fede in Geova, ma non quello che, tramite Vaccari, detta anche i centimetri delle gonne delle sorelle o se è giusto guardare i Pokemon o meno (gli esempi sono volutamente stupidi). Avevo due scelte. Abbassare la testa, diventare anziano un giorno e dover essere un Vaccaro (come mi diverte leggere sul blog) o uscire lasciando tutti a bocca aperta. 

Ho scelto la seconda. Non lo avrei fatto oggi. Ma non sono pentito. Ho ripreso a frequentare da non molto. Non ho cambiato idea sulla WT. Non ho cambiato idea sul modo aziendale con cui jw org sta gestendo le coscienze dei tdg. Non so se mi farò riassociare, non ho ancora avvicinato nessuno per esprimermi in merito. So che se dovessi decidere di rientrare, lo farei consapevole che ho davanti uomini, nella accezione più stretta.

Ho 36 anni, ho sofferto tanto per l'allontanamento. Oggi sono mille volte più forte e ti dirò, prego più volentieri. Magari non ringrazio per il pasto, ma spesso mi fermo e con Lui ci parlo. So che ascolta le preghiere di un cuore rotto e il mio di sicuro lo è.

Per mio padre sono sul filo dell'apostasia,................................

Non so se leggerai, non so se risponderai, so che avevo una voglia di scrivertelo perchè so che dall'altra parte ho una persona che capisce ciò che dico.

Restate ciò che siete, voi del blog. E il consiglio che do ai pochi tdg con cui ho ancora qualche contatto per lavoro, è di non uscirne. Restate per promuovere l'amore che Gesù ci ha insegnato, in barba ai Farisei che, invidiosi, lo misero a morte. Se Geova è con questa organizzazione, prima o poi, ascolterà le voci dei meritevoli.

Un abbraccio fraterno.